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La notte degli Oscar 2024

La notte degli Oscar 2024

Nella notte tra il 10 e l’11 marzo nella ormai consueta cornice del Dolby Theatre di Los Angeles si è tenuta la 96° edizione degli Academy Awards, evento fondamentale nel panorama cinematografico statunitense – e mondiale – e kermesse che chiude la stagione dei riconoscimenti filmici.

La premiazione, presentata dal celebre conduttore e comico Jimmy Kimmel (qui alla quarta conduzione), ha visto trionfare il film Oppenheimer, il quale ha ottenuto la bellezza di sette statuette, tra cui miglior film, miglior regia e miglior fotografia; al contrario, il suo rivale al box office nell’estate scorsa, Barbie, ne è riuscito a conquistare solo una, quello della canzone originale. Per quanto riguarda i premi legati alla recitazione non sorprendono quelli consegnati alla coppia d’oro di Oppenheimer, Cilian Murphy e Robert Downey Jr. (rispettivamente miglior attore protagonista e miglior attore non protagonista) e neppure l’ampiamente prevista statuetta data ad Emma Stone, per il suo ruolo di protagonista in Povere Creature!; stupisce, molto positivamente, invece il premio concesso a Da’Vine Joy Randolph, nella categoria miglior attrice non protagonista, per la sua interpretazione in The Holdovers. Delusione totale per Martin Scorsese e il suo Killers of the Flower Moon, candidato a 10 premi e tornato a casa a mani vuote. Per il pubblico italiano è degna di nota anche la mancata vittoria di Matteo Garrone nella categoria Miglior Film Straniero (statuetta ottenuta da Jonathan Glazer per il suo La zona d’interesse, probabilmente uno dei film più interessanti di questa edizione) e la sconfitta dell’effettista Simone Coco, doppiamente candidato nella categoria miglior effetti visivi per Mission:Impossible – Dead Reckoning – Parte uno e per Napoleon.

Per quanto riguarda invece la serata stessa, non sono mancati momenti degni di nota, siano stati essi momenti comici, satirici o di profonda importanza sociale. Su tutti sono in particolare tre quelli da citare: John Cena, celebre attore e wrestler, che introduce la consegna della statuetta per i migliori costumi totalmente nudo e coperto solo dalla busta contenente il nome del vincitore; Jimmy Kimmel che legge un post al veleno di Trump scritto su di lui in merito alla sua precedente conduzione dei premi Oscar per poi indirizzare al presidente una risposta a tono, riferendosi ai suoi carichi pendenti; infine il discorso di ringraziamento di Jonathan Glazer, in cui quest’ultimo ha parlato del conflitto Israelo-palestinese e ha condannato anche la violenza dell’occupazione dello stato israeliano (purtroppo va detto che la platea presente nel teatro non ha reagito calorosamente alle difficili, quanto necessarie e coraggiose parole del regista).

Di seguito la lista di tutti i premiati:

Miglior Film: Oppenheimer, regia di Cristopher Nolan

Miglior Regista: Cristopher Nolan (Oppenheimer)

Miglior Attore: Cilian Murphy (Oppenheimer)

Miglior Attrice: Emma Stone (Povere Creature!)

Miglior Attore non protagonista: Robert Downey Jr. (Oppenheimer)

Miglior Attrice non protagonista: Da’Vine Joy Randolph (The Holdovers)

Miglior Sceneggiatura non originale: Cord Jefferson (American Fiction)

Miglior Sceneggiatura originale: Justine Triet e Arthur Harari (Anatomia di una caduta)

Miglior Film Internazionale: La zona d’interesse, regia di Jonathan Glazer

Miglior Film d’animazione: Il ragazzo e l’airone, regia di Hayao Miyazaki

Miglior Fotografia: Hoyte van Hoytema (Oppenheimer)

Miglior Scenografia: James Price, Shona Heath e Zsuzsa Mihalek (Povere creature!)

Migliori Costumi: Holly Waddington (Povere Creature!)

Migliori Trucco e Acconciatura: Nadia Stacey, Mark Coulier e Josh Weston (Povere creature!)

Migliori Effetti visivi: Takashi Yamazaki (Godzilla Minus One)

Miglior Montaggio: Jennifer Lame (Oppenheimer)

Miglior Sonoro: Tarn Willers e Johnnie Burn (La zona d’interesse)

Miglior Colonna Sonora originale: Ludwig Göransson (Oppenheimer)

Miglior Canzone originale: What Was I Made For?, Billie Eilish e Finneas O’Connell (Barbie)

Miglior documentario: 20 Days in Mariupol, regia di Mstyslav Černov

Miglior Cortometraggio documentario: The Last Repair Shop, regia di Kris Bowers e Ben Proudfoot

Miglior Cortometraggio: La meravigliosa storia di Henry Sugar, regia di Wes Anderson

Miglior Cortometraggio d’animazione: War Is Over! Inspired by the Music of John & Yoko, regia di Dave Mullins

Oscar Onorario: Angela Bassett, Mel Brooks, Carol Littleton

Premio umanitario Jean Hersholt: Michelle Satter

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