Marco Trasciani

In memoria di Gastone De Nicolò

In memoria di Gastone De Nicolò

12 marzo 1944, Roma- È una mattina fredda, ma Gastone esce con la giacchetta di futagno per raggiungere il bar davanti al deposito dei tram a via Appia. Ha 19 anni e fa parte della Brigata Matteotti della VI zona. Deve vedersi con gli altri compagni. Quando si avvicina al luogo dell’incontro vede che pullula di tedeschi. Corre verso casa, ad avvisare della trappola e a ripulire il nascondiglio. Qualcuno ha tradito. Mentre scende per le scale del palazzo è bloccato dai militari e dalle guardie repubblichine che li assistono. Lo stringono per le braccia per portarlo via. La madre e le sorelle lo guardano terrorizzate. È condotto a via Tasso dove viene lungamente percosso perché parli. Gastone resiste. Dopo pochi giorni è trasferito a Regina Coeli, nel VI braccio. La scheda compilata dai secondini recita “sospetto di attività terroristiche”. La mattina del 24 marzo un soldato tedesco lo chiama insieme ad altri. Sperano di essere condotti al lavoro. Lì forse c’è possibilità di organizzare una fuga, pensano. Il camion li scarica sul piazzale davanti a delle cave di tufo non più utilizzate. A gruppi di 5 vengono condotti all’interno e uccisi con un colpo di pistola. Gastone è tra gli ultimi ad essere trascinato lunga la galleria fino allo spiazzo largo dove sono accatastati i cadaveri. L’odore è soffocante. I soldati hanno bevuto per continuare la loro opera di carnefici. Gastone barcolla. Quando districheranno i suoi resti dalla massa di corpi in putrefazione i suoi capelli saranno bianchi. Alla madre verranno mostrati brandelli di abiti, un pezzo di femore, braccia smembrate, il cranio frantumato, perché possa riconoscervi la gioventù perduta di suo figlio, le speranze e i sogni che resteranno a eterna memoria.
Gastone De Nicolò era nato il 23 settembre 1925. Il 12 marzo 1944 è stato arrestato nell’ambito di un’operazione dei militari tedeschi contro la VI zona socialista, che portò alla cattura di quasi tutti i componenti del gruppo. Fu trattenuto a via Tasso fino al 21 marzo, quando venne condotto a Regina Coeli. Il 24 marzo fu trucidato alle Fosse Ardeatine insieme a molti dei suoi compagni. È sepolto vicino a Giuseppe Lo Presti, il capo-zona. Il 21 gennaio 2022 è stata posta una pietra d’inciampo in memoria di Gastone in via Clelia 37.

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