I droni di Amazon volano in Italia

I droni di Amazon volano in Italia

Entro il 2024, i cieli italiani si riempiranno di droni-corrieri di Amazon. La scelta del nostro Paese non è casuale: è frutto di accurate ricerche.
A ospitare il nuovo servizio sarà anche il Regno Unito. Ecco in cosa consiste e cosa comporta a livello legislativo.

Il nuovo servizio: Amazon Prime Air

Lanciato nel 2022 negli Stati Uniti, il servizio di consegna via drone del colosso online, Amazon Prime Air, è uno dei servizi su cui si punta per il futuro. Amazon, in merito, ha obiettivi ambiziosi. Come ha dichiarato ​​David Carbon, Vice President General Manager di Amazon Prime Air: “Il nostro obiettivo è arrivare a 500 milioni di consegne con i droni l’anno entro la fine del decennio”. Finora, il servizio non era stato sperimentato al di fuori degli Stati Uniti.

Amazon, tra compagnia aerea e consegna con droni

Nel 2015, Amazon decide di creare una compagnia aerea da utilizzare per il trasporto oltreoceano degli ordini: nasce, così, Amazon Prime Air, poi ribattezzato Amazon Air per evitare confusione con il servizio di droni.
Operativo a partire da aprile 2017, ad oggi dispone di una flotta di 93 velivoli.

Il servizio Amazon Prime Air, invece, viene inaugurato ufficialmente nel 2020, quando Amazon ottiene l’autorizzazione della Federal Aviation Administration a consegnare i pacchi utilizzando dei droni speciali. All’inizio, il nuovo servizio è disponibile solo in Texas e in California.

Il proprietario di Amazon Jeff Bezos garantisce che i droni saranno in grado di consegnare i pacchi in mezz’ora e non richiedono la presenza di un operatore.
Ora quella visione avveniristica diventerà realtà anche in Italia. L’obiettivo di Amazon è grande: effettuare 500 milioni di consegne con droni all’anno entro il 2030.

Perché è stata scelta l’Italia?

Quali sono le ragioni per cui Amazon ha scelto l’Italia per espandere il proprio servizio di consegna? Le ragioni sono varie, e le chiarisce Carbon: innanzitutto la solida base logistica e di clientela che il colosso può vantare nel nostro Paese.

Ricordiamo, infatti, che in Italia Amazon ha creato circa 18.000 posti di lavoro a tempo indeterminato in più di 60 sedi. Stando alle stime dello scorso gennaio, inoltre, pare che gli utenti Amazon in Italia siano 35,2 milioni, il 94% degli utenti mensili di e-commerce.

Poi, la lunga tradizione nostrana nel settore aerospaziale, con aziende come Finmeccanica e Leonardo. Infine, la chiara regolamentazione in fatto di traffico aereo, che rende più agevole l’avvio di un progetto di consegna con droni.
La normativa vigente, infatti, è estremamente chiara in materia ed è facilmente consultabile sul sito ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, ndr).

Mark, il drone all’avanguardia

Il nuovo drone si chiama Mark 30 ed è il risultato di anni di perfezionamenti: rispetto al predecessore Mark 27 è più veloce, più leggero e produce meno rumore. È progettato per essere altamente sicuro, con la capacità di volare verticalmente come un elicottero e orizzontalmente come un aereo, ed è in grado di funzionare anche se parzialmente danneggiato. È dotato di sensori per rilevare gli ostacoli e può scegliere autonomamente la rotta, ma è sempre seguito da personale specializzato pronto a intervenire in caso di emergenza.

Potrà trasportare in volo pacchi di peso non superiore ai 2.300 grammi, per questioni di sicurezza e stabilità. È alto quanto una persona e si muove grazie a 6 motori elettrici. Per renderne possibile l’utilizzo, Amazon ha lavorato a stretto contatto con le autorità di regolamentazione europee e italiane per garantire la sicurezza e la regolarità del servizio.

Le fasi di attuazione del servizio e le prospettive future

Inizialmente, Amazon Prime Air verrà utilizzato in aree vicine ai magazzini Amazon, solitamente collocate nelle periferie dei grandi centri urbani.I pacchi verranno lasciati cadere da una bassa quota in pertinenze esterne delle abitazioni come cortili, balconi o terrazzi. Amazon, comunque, non intende fermarsi qui: questo, in verità, è solo l’inizio.
L’idea è quella di introdurre in futuro un nuovo servizio dal sapore fantascientifico, in collaborazione con la società di trasporto aereo UrbanV. Amazon intende lanciare un servizio di taxi aerei in tempo per il prossimo Giubileo di Roma, nel 2025.
Poi, il cronoprogramma del progetto prevede la realizzazione, a partire dal 2026, di 10 vertiporti (gli aeroporti degli aerotaxi, ndr) nella Capitale, con la prospettiva futura di costruirli anche a Venezia, Bologna e sulla Costa Azzurra.

Il futuro è già oggi.

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