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Sul «Corriere della Sera» si parla di “autogol”, di imbarazzo e nervosismo. Proprio ora che Meloni e porzioni del governo (solite malelingue?) avevano ricucito il rapporto che alla stampa viene comunicato a giorni alterni come “saldo” e “in bilico” tra Nordio e Presidenza del consiglio dei ministri. Come dar torto, d’altronde, a Francesco Verderami? D’altra parte neanche il condannato si sarebbe aspettato così tanto in termini di esposizione mediatica e politica.
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Ma di cosa parliamo quando parliamo di merito, a scuola? Chi sarebbero “i capaci e i meritevoli”? Gli enti per il diritto allo studio selezionano gli studenti attraverso tre criteri: la situazione economica, la media dei voti e, all'università, il numero di crediti conseguiti. Nella Repubblica, il merito viene quindi misurato attraverso il voto numerico, metodo valutativo utilizzato in ogni ordine scolastico dalla scuola secondaria di primo grado in poi che tuttavia, secondo alcuni studi, sarebbe inadeguato.
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Le promesse elettorali, i programmi roboanti, spesso, finiscono con l’infrangersi attorno a due o tre tematiche che tengono il banco del dibattito politico, a prescindere dal colore del governo. Sembra essere una coazione a ripetere: ogni governo deve affrontare le medesime questioni che quello precedente non ha risolto in materia elettorale e di amministrazione della giustizia.
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“Disuguitalia”: un’Italia in cui le disuguaglianze crescono sempre di più. L’analisi prodotta da Oxfam nel nuovo rapporto intitolato “La disuguaglianza non conosce crisi” presentato all’apertura del “World economic forum” di Davos fotografa un’Italia che sta procedendo sul binario dell’aumento delle disuguaglianze: «La riduzione delle disuguaglianze rappresenta un tema cui nessun governo ha finora attribuito centralità d’azione, il tema si è trovato ridimensionato (relegato, in molti casi, alla mera retorica) nell’ultima campagna elettorale e la nuova stagione politica si sta contraddistinguendo più per il riconoscimento e la premialità di contesti ed individui che sono già avvantaggiati che per una lotta determinata contro meccanismi iniqui (ed inefficienti) che accentuano i divari e le fratture sociali, minando la coesione e svilendo il nostro patto di cittadinanza»
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Ci sono degli argomenti che stimolano una riflessione su cui però è necessario muoversi con cautela, come nel caso del suicidio assistito e /o dell'eutanasia, in cui il limite tra psichico e fisico richiede attenzione e delicatezza. L'indifferenza nei confronti di temi così complessi non dovrebbe essere una possibilità poiché dentro ad affermazioni come “ognuno fa come gli pare”, che ostentano una “libertà” a tutti i costi, c'è la volontà di chiudere gli occhi rispetto a problematiche che riguardano una pluralità di persone. Quando queste problematiche emergono, proprio per la loro natura complessa in quanto profondamente umana, creano scalpore e sono oggetto di larga discussione.
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Appare proprio lì, vicino al cursore del mouse tra le inserzioni pubblicitarie più invasive che esistano (di cui sono zeppi i siti web dei quotidiani italiani). Tra un annuncio sulle salvifiche proprietà dello zenzero contro la pellagra o la pertosse e uno riguardante gli acari sui cuscini rigorosamente in caps lock, ri-compare anche quello del 2019 di Giorgia Meloni. Lontanissimi i tempi attuali in cui si cura ogni aspetto della presenza online: il video ritraeva Giorgia Meloni intenta a fermarsi con la macchina per una sosta di rifornimento discutendo delle accise sulla benzina. La grande stampa nazionale e le agenzie stanno rilanciando il video da giorni perché il 2023 ha portato in dote una notizia che, in realtà, appare ciclicamente nel panorama politico italiano, economico e giornalistico d’Italia: il caro-benzina.
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Siamo agli sgoccioli, dell’anno e della Legge di bilancio. Lo spettro dell’esercizio provvisorio, temuto e agitato da più parti, sembra essere stato allontanato e scacciato dal governo a suon di voti di fiducia e modifiche alla manovra.
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I tre femminicidi di Martha Lucia Castaño Torres, sessantacinquenne colombiana, e di due donne cinesi, Yang Yun Xia, qurantacinque anni e Li Yan Rong, cinquantacinque, del 17 novembre 2022 sono stati un'altra occasione mancata per affrontare il tema della prostituzione in Italia. Dopo l'iniziale sgomento e con la cattura del presunto assassino Giandavide De Pau, la vicenda avvenuta nei pressi della Città Giudiziaria di Roma è già caduta nel dimenticatoio. Dal canto loro, le diverse voci del femminismo italiano hanno reagito stancamente agli avvenimenti, nonostante i femminicidi a danno di donne prostituite siano, se possibile, particolarmente più odiosi e infami.
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La giornata di martedì è stata la più rovente e colma di dichiarazioni incrociate, per il governo Meloni, riguardo la Legge di Bilancio. Il battage mediatico si è concentrato sui temi più disparati e sebbene la notte più lunga dell’esecutivo sia stata quella tra lunedì e martedì, l’eco delle dichiarazioni è giunto fino a metà settimana
macrotracce
La serie Netflix MAID, rilasciata nel 2021 e creata da Molly Smith Metzler, è potenzialmente una delle migliori degli ultimi anni. Ispirata al libro omonimo di Stephanie Land, e con Margaret Qualley nel ruolo della domestica protagonista, la venticinquenne Alex, la serie racconta vari mesi durissimi nella vita di una giovane donna della classe lavoratrice che fugge da una relazione abusiva e fa del suo meglio per crescere la figlia di soli tre anni
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«L’impegno del Governo è dimostrare che l’Italia possa essere un valore aggiunto nel contesto europeo, andando a stravolgere la falsa narrazione per cui [l’Italia] sia un peso per l’Ue. Non solo siamo fondatori del processo d’integrazione europeo, centrali nelle dinamiche geopolitiche del continente: siamo una colonna portante per la crescita economica e sociale dell’Europa. Questa è l’Italia che vogliamo rappresentare al Parlamento Europeo, col sostegno del Parlamento e col mandato che ci darete oggi», così è terminato l’intervento [1] alla Camera dei Deputati di Giorgia Meloni nel corso delle comunicazioni della Presidente in vista del Consiglio europeo che si terrà oggi e domani.
storia
Quarto e ultimo appuntamento con lo storico Elia Rosati sulla figura di Elisabetta II. Nei precedenti tre podcast abbiamo trattato del rapporto di Elisabetta II con la dimensione imperiale, con le “colonie interne” - Irlanda e Scozia – e con Margaret Thatcher. Concludiamo questo mini-ciclo con un ragionamento più ampio circa l’assetto istituzionale inglese.
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Mercoledì 7 dicembre scadrà il termine per la presentazione degli emendamenti alla manovra finanziaria, approvata dal Consiglio dei ministri il 21 novembre. Non solo: domenica 11 verranno esaminate le proposte segnalate e accolte dal governo e lunedì 12 il Ministero dell’Economia e delle Finanze inizierà a valutare gli emendamenti. Il termine immobile delle scadenze rimane quello del 31 dicembre: entro quella data, la manovra, che avrà già avuto il via libera da Bruxells, dovrà essere realtà. Scripta manent.
storia
Terzo appuntamento con lo storico Elia Rosati sulla figura di Elisabetta II. Nei precedenti due podcast abbiamo trattato del rapporto di Elisabetta II con la dimensione imperiale e con le “colonie interne”, Irlanda e Scozia
macrotracce
«Non va disturbato chi produce. Non c’è welfare, non c’è stato sociale se a monte non c’è chi produce ricchezza»: è stato questo il passaggio del discorso di Giorgia Meloni più applaudito dall’assemblea di fondazione della ‘Confindustria Veneto Est’, riunita nella giornata di lunedì 28 novembre.
storia
Secondo appuntamento con lo storico Elia Rosati sulla figura di Elisabetta II. Se la scorsa volta, ci siamo dedicati alla relazione di Elisabetta II con le colonie e con i paesi membri del commonwealth, oggi restringiamo il focus e parliamo più specificamente di Scozia e Irlanda. Nella differenza delle storie che le lega alla corona britannica e nella modularità di trattamenti riservati a ciascuna delle due, entrambe sono state sempre considerate una sorta di colonie interne da parte dell’Inghilterra.
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«Il Governo ha giurato il 28 ottobre, oggi è 22 novembre: neanche un mese e c’è la legge di bilancio sul tavolo», la Presidente Giorgia Meloni inizia così la conferenza stampa di martedì 22 novembre. L’approccio del governo non è «solo ragionieristico», ha dichiarato Meloni, ma è piuttosto quello del «bilancio familiare». Bilancio che, in questo caso riferito allo Stato, prevede una legge da 35 miliardi di euro: «quando ci si occupa del bilancio della famiglia e le risorse mancano non si pensa al consenso ma quel che è giusto fare al fine di farla crescere nel maggiore dei modi: si fanno delle scelte e ci si assume la responsabilità di esse».
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L’aborto non è sempre stato un diritto negato alle donne polacche. Infatti, come ci racconta Magda Grabowska nella rivista spagnola CTXT, questo era legale in tempi del cosiddetto socialismo di stato: dal 1956 la procedura era sia legale che ampiamente accessibile. Fu una legge del 1993 a limitarne la legalità tranne in tre eventuali situazioni: quando la gravidanza fosse il risultato di una violenza sessuale, quando la vita o la salute della madre fossero a rischio, o quando il feto presentasse delle anomalie gravi.
macrotracce
Se la confusione e l’irrigidimento di posizioni sembrano essere diventate la costante cui la politica europea ci ha abituato in questa circostanza tutt’altro che passeggera di “crisi migratoria”, come viene chiamata dalla stampa, la politica e i partiti non se la passano meglio. Lo “spirito del congresso” del Partito democratico aleggia come quello della filosofia di Hegel. Il primo, però, è alimentato da comunicati e da dichiarazioni che non tendono a mostrare un quadro chiaro della situazione, anzi.
macrotracce
Con la vittoria dell’estrema destra capitanata da Giorgia Meloni si prospetta in Italia un periodo ancora più buio di quello che già affrontavamo. Ma sarebbe un errore profondo dimenticarci che non veniamo da un idillio e, a dirla tutta, le misure centriste e neoliberali sono proprio quelle che ci hanno portato qui. Giorgia Meloni, lontano dal rompere con gli standard attuali, rappresenta, con il suo approccio liberista verso l’economia, un rafforzamento di essi, una mano dura della quale il capitalismo ha bisogno in momenti di particolare crisi. Sì, è un grave errore pensare che non ci sia alcuna differenza tra un Governo con Meloni in testa e uno guidato da Draghi o il Partito Democratico.
storia
Il 28 ottobre ricorre il centenario della Marcia su Roma, l’atto simbolico che è stato assunto a mito fondativo dalla dittatura fascista; in occasione di questa ricorrenza abbiamo contattato lo storico Elia Rosati per un breve approfondimento sull’evento storico, sulla sua portata simbolica e sulla coincidenza con l’insediamento del primo governo della storia repubblicana presieduto da una forza di partito che è, direttamente o indirettamente, erede politica della tradizione fascista.
macrotracce
I verdetti ufficiali della Cassazione sono arrivati solamente nella prima decina di ottobre ma le elezioni politiche si sono tenute il 25 settembre. Nel dibattito parlamentare che ha partorito la legge elettorale Rosatellum, prima osannata poi contestata dallo stesso schieramento di cui faceva parte Ettore Rosato (Partito democratico, ora Italia Viva), l’elemento predominante in ogni intervento era quello dell’immediatezza. Un sistema elettorale avrebbe dovuto, stando al dibattito di allora, far sapere subito il vincitore e gli eletti nei due rami del Parlamento.
macroimpressioni
Da Teheran al mondo, il bene comune passa per il riconoscimento dei diritti delle donne Regimi che con mezzi coercitivi impediscono azioni che tendono a mutare un assetto che si vuole mantenere, spesso si impegnano a nutrire un tessuto sociale fatto di disuguaglianza e prevaricazione, in cui non si tiene in considerazione il valore della vita, e fare questo non dovrebbe essere una possibilità.
pensieri
Che impatto hanno, a livello di salute mentale, i continui conflitti che riguardano non solo l’Ucraina e la Russia ma tutti i paesi che, sebbene abbiano un’eco mediatica meno forte, si trovano attualmente in uno stato di guerra? I conflitti bellici hanno certamente conseguenze a livello economico e di rapporti geo-politici, ma hanno anche un profondo impatto sulla psiche delle persone e sul funzionamento delle comunità.
macroimpressioni
I risultati delle elezioni politiche non hanno particolarmente stupito analisti e sondaggisti. Così come hanno rispecchiato i sondaggi, nel caso dei vincitori pare abbiano anche ripagato le spese sostenute per la campagna elettorale, quantomeno su Facebook.
sport
Immaginiamo un campo di calcetto, cinque giocatori per squadra. Nulla di speciale, fino a quando non si fischia il calcio d’inizio e la palla inizia a rotolare. Solo allora qualcosa richiama la nostra attenzione. Cosa? Il pallone stesso, innanzitutto, che emette un suono ogni volta che si muove, una specie di scampanellio.
crisi conflitti
Dopo l'attacco a uno dei gasdotti più importanti d'Europa sulla stampa internazionale sono iniziate a circolare diverse notizie interessanti, molte delle quali lascerebbero pensare che forse non sarà così facile capire chi è il colpevole dell'attentato
macroimpressioni
“L’Europa teme sconvolgimenti mentre l’Italia barcolla a destra”, “la destra dura ritorna in Italia”, “la peggiore destra dai tempi di Mussolini”… Sono solo alcuni dei titoli che campeggiano sulle prime pagine dei quotidiani all’indomani della vittoria di Giorgia Meloni alle elezioni politiche del 25 settembre.
macroimpressioni
Questo termine trae origine con da un tweet del 2017, negli USA, quando una comunità di afroamericani invitò a boicottare e a non promuovere soggetti che manifestassero atteggiamenti razzisti o molesti. “TIRATE FUORI GLI ABUSATORI E CANCELLIAMOLI” questa era la richiesta, “denunciamo pubblicamente”.
crisi conflitti
(IT) Un'altra ragazza, Hadith Najafi, è stata uccisa dalla polizia iraniana. La repressione si fa più violenta, il governo accusa "agenti stranieri" di manovrare i manifestanti e gli arrestati sono già centinaia