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Te l’avevo detto- Speciale Festa del Cinema

Te l’avevo detto- Speciale Festa del Cinema

Opera seconda della regista e produttrice italiana Ginevra Elkann, Te l’avevo detto è presente alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Grand Public.

Il film, ambientato in una Roma invernale in cui straordinariamente le temperature raggiungono picchi estivi, tratta la storia di una serie di personaggi, più o meno legati tra loro, alle prese con problemi interni e traumi irrisolti; ognuno di loro, per mettere a tacere temporaneamente la propria coscienza, si è abbandonato ad un qualche tipo di dipendenza: si passa da un morboso rapporto con la religione, per giungere alla dipendenza da cibo, passando per droghe e alcol.

Nell’oppressione generale del caldo estremo, tutti loro si ritrovano, obbligati dalle circostanze, a dover affrontare i propri demoni e scegliere se combatterli o abbandonarvisi completamente. Il film vuole inscenare, mediante le vicende dei protagonisti, la lascività e la disgregazione di un certo tipo di umanità (soprattutto quella della fascia borghese medioalta). Tuttavia, l’opera fallisce lì proprio dove pone il suo obiettivo: nella rappresentazione credibile e sfaccettata dei vizi e delle cadute delle persone. La scrittura è infatti, a mio avviso, il difetto principale del film: i personaggi non ispirano alcuna empatia. Fatta eccezione per una risata qua e là, nessuno dei protagonisti riesce ad evocare nulla nello spettatore. A ciò va aggiunto anche che il tema trattato non è affatto originale; sono innumerevoli le storie basate sul tramonto dell’umanità durante la fine del mondo (o una catastrofe affine) e del conseguente bisogno di una rinascita morale, non ultimo Siccità di Paolo Virzì (a cui il film sembra, per certi versi, ispirarsi).

La pellicola soffre anche di un brusco cambio di ritmo dai tre quarti in poi che porta ad una risoluzione che vuole in qualche modo essere simbolica ma che in realtà risulta solamente sbrigativa.

Dal punto di vista della fotografia, curata da Vladan Radovic, la resa visiva dell’insopportabile situazione climatica è resa in un modo tanto convincente quanto indigesto per lo spettatore: da una parte i colori delle immagini tendono sempre al giallo del Sole, che sembra essere sempre presente (anche di notte); dall’altra l’afa è resa grazie ad un continuo effetto sfocato che in un certo senso fa anche da cornice agli attori. Questa scelta però, per quanto originale e ben riuscita alla lunga risulta insopportabilmente invasiva per lo spettatore, rendendo di fatto l’opera meno scorrevole.

Il cast è composto da molti nomi altisonanti del panorama del cinema italiano e ognuno di essi, pur non riuscendo a risollevare il film, recita in modo buono. Valeria Bruni Tedeschi, Greta Scacchi, Alba Rohrwacher e Riccardo Scamarcio sono solo alcuni dei tanti attori celebri. Va inoltre citata la presenza dell’attore statunitense Danny Huston.

Purtroppo, Te l’avevo detto è un film che cade sotto la sua grande ambizione di tratteggiare la decadenza del mondo moderno.

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