Aspettando il conclave: un focus sui cardinali indiani

Aspettando il conclave: un focus sui cardinali indiani

Il 7 maggio inizierà il conclave che porterà all’elezione del nuovo Papa. Abbiamo raccolto la testimonianza di un prete che lo vive da vicino.

Manca solo una manciata di giorni all’inizio del conclave che determinerà chi sarà il successore di Papa Francesco.

In occasione di questo evento straordinario, che capita proprio nel bel mezzo dell’anno del Giubileo, abbiamo incontrato e parlato con padre Tibin, un prete indiano che conosce di persona due dei 6 cardinali indiani invitati a Roma in occasione del conclave.

Gli abbiamo chiesto di raccontarci questo particolare momento, anche dal punto di vista dei cardinali del suo Paese.

Dall’India per il conclave

Per l’imminente conclave indetto per eleggere il nuovo Papa sono accorsi cardinali da tutto il mondo, anche dalla tua India. Tu ne conosci due: ti va di raccontarci chi sono?

Padre Tibin: “Attualmente noi abbiamo 6 cardinali in India, ma solo 4 possono votare, perché hanno meno di 80 anni. Fortunatamente dal nostro Stato, il Kerala (sud dell’India, ndr), arrivano 3 cardinali. Da noi si trova una maggioranza di cristiani”.

Anche se il Kerala è uno Stato che, politicamente, è a maggioranza “marxista”…

P. T.: “Sì, infatti (ride, ndr). Dei 3 cardinali, 2 sono della mia diocesi. Si chiamano tutti e due George: il primo dei due, George Alencherry (ordinato cardinale da Benedetto XVI nel 2012, ndr), avendo appena compiuto 80 anni, non potrà partecipare al conclave.

L’altro, George Jacob Koovakad, è diventato cardinale lo scorso dicembre e negli ultimi 5 anni ha lavorato con Papa Francesco come organizzatore di viaggi apostolici: quando il Papa faceva qualche viaggio fuori dall’Italia lui dava una mano. L’ultimo viaggio lo ha organizzato in Corsica, lo scorso dicembre.

Lui può partecipare al conclave, è importante che un cardinale della nostra diocesi partecipi. Lui è un mio amico, abbiamo parlato e mi ha aiutato tanto per i miei studi. È molto bravo. Anche oggi abbiamo fatto una riunione anche se, come sapete, prima del conclave non se ne può parlare. Oggi comunque sono venuti entrambi e non hanno detto nulla sul conclave”.

C’è sempre un alone di segretezza, attorno al conclave…

P. T.: “Eh sì. Stiamo aspettando tutti un bravo successore di Papa Francesco. Siamo contenti che tra 135 cardinali votanti ce ne siano 4 dall’India, di cui 2 del Kerala e 2 del Nord India”.

Che tipo di Papa ti auguri che venga eletto?

P. T.: “Papa Francesco era un bravo Papa. Mi piace. Ce ne sono tanti così: dall’Italia il cardinale Parolin e Matteo Zuppi. Si parla anche del cardinale Tagle dalle Filippine. Secondo me Zuppi o Parolin, uno dei due, può diventare Papa. Loro possono seguire lo stesso modello di Papa Francesco”.

Quindi tu vedi un Papa italiano?

P. T.: “Sì, secondo stavolta verrà un papà italiano. Sarebbe importante per tutta l’Europa. L’ultimo Papa italiano è stato Giovanni Paolo I”.

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