Nello scorso settembre delle violentissime esplosioni hanno danneggiato i gasdotti Nord Stream e Nord Stream 2, che trasferivano gas dalla Russia alla Germania. Fonti statunitensi hanno a lungo sostenuto che gli attacchi ai gasdotti fossero opera dei russi stessi. Mosca fin da subito ha invece indicato l’Inghilterra come responsabile, Londra ha ovviamente sempre negato ogni coinvolgimento. In un lungo articolo pubblicato ieri, il New York Times addita invece gli ucraini come autori del danneggiamento. L’autorevole quotidiano mette in chiaro che non si tratterebbe di un’azione messa in campo dal governo di Kiev quanto piuttosto da un gruppo di ucraini che in maniera indipendente porterebbe avanti la propria lotta contro Putin. L’ipotesi è di difficile riscontro, trattandosi di un’operazione che ha richiesto competenze e mezzi che è difficile ricondurre a gruppi informali, molto più probabile è che si sia trattato di uno stato.

A cura di Sabato Angieri

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