La situazione a Bakhmut è disastrosa, dal punto di vista militare gli ucraini ancora non hanno ceduto del tutto all’avanzata russa. Le persone non escono più dai rifugi e se non hanno alternative a farlo camminano sotto i muri per mettersi il più possibile al riparo dai colpi di artiglieria. Nei cosiddetti “centri dell’invincibilità”, locali attrezzati per la distribuzione di pasti caldi, con generatori sempre in funzione e connessione satellitare, si affollano i pochi civili che non hanno abbandonato la città. A parte i più anziani, le persone sono costantemente a capo chino sui cellulari per comunicare con amici e familiari che si trovano altrove. Difficile descrivere la condizione delle persone rimaste in loco, Sabato Angieri – tra i pochi giornalisti ad aver avuto acccesso a Bakhmut grazie a un pass speciale – si è addentrato in un palazzo apparentemente abbandonato che gli era stato segnalato come possibile rifugio. Attraverso i corridoi del piano terra dello stabile si giunge a una piccola stanza, la più distante dalla strada, dove gli anziani che risiedevano nel palazzo sono riuniti intorno a una stufa. Alla domanda su cosa stessero facendo hanno risposto semplicemente che stavano aspettando. L’attesa che qualcosa di definitivo accada segna l’esistenza delle persone ormai da mesi, in una città che nonostante la situazione disperata non sembra voler cadere nell’imminenza.

A cura di Sabato Angieri

Regia di Ciro Colonna