Il fronte di Bakhmut è particolarmente caldo e le zone limitrofe ne risentono, le condizioni in cui i civili provano a sopravvivere sono drammatiche. Sabato Angieri oggi si trova nella piccola località di Chasiv Yar nelle retrovie del fronte, dove arrivano feriti da artiglieria leggera, segnale che i russi sarebbero riusciti a entrare nella zona nord di Bakhmut. Un ex ospedale civile a Chasiv Yar è stato adattato a punto di accoglienza per i feriti: i medici operano in condizioni disastrose, senza corrente e in condizioni climatiche estreme. Il gelo è infatti un ulteriore nemico in questa fase del conflitto, contro il quale devono combattere soprattutto i civili. Essenziale procurarsi della legna da ardere – tra i pochi motivi che portano le persone ad avventurarsi fuori dai rifugi. Pressoché ogni scantinato è stato attrezzato con cappe di fortuna per scaldarsi e cucinare; il rischio di intossicarsi è presente ma passa in secondo piano. Le persone che sopravvivono in queste condizioni rispondono in maniera evasiva alla domanda sul perché non si facciano evacuare altrove. La sensazione – racconta Sabato Angieri – è che molti siano entrati in questa routine e non si domandino neanche perché sono ancora lì.

A cura di Sabato Angieri

Regia di Ciro Colonna