Una nuova ondata di bombardamenti ha sconvolto le città ucraine. Il bilancio dei morti è meno grave che nelle scorse occasioni: tre morti e una quindicina di feriti. Resta però evidente che la strategia di Mosca non si è modificata nelle ultime settimane, a dispetto dell’opinione di diversi analisti che ipotizza che le scorte di armamenti russi si starebbe esaurendo. Elettricità e forniture idriche scarseggiano nelle principali città ucraine, con evidente sofferenza della popolazione e il risultato strategico di portare la guerra e di impegnare le risorse ucraine lontano dal fronte. Parallelamente Kiev torna a parlare di possibili negoziati, ma le proposte di trattativa sembrano piuttosto una lista di desiderata da parte ucraina. Per contro, la Russia ribadisce che l’unica base di un’eventuale trattativa deve partire dal riconoscimento dello status quo. In definitiva, allo stato attuale non esistono spiragli concreti di pace e dopo un Natale di sangue, si profila anche un capodanno difficile per i civili coinvolti loro malgrado nella contesa bellica.
A cura di Sabato Angieri
Regia di Ciro Colonna